Un sistema
di supervisione fornisce le informazioni necessarie al controllo
della produzione aziendale, in modo da ottimizzare la realtà
lavorativa e a minimizzare i costi necessari alla produzione stessa.
Può essere applicato al singolo macchinario, oppure all’ intera
linea di produzione permettendo di soddisfare le più disparate
esigenze.
Normalmente
lo sviluppo di un sistema di supervisione viene suddiviso nelle
seguenti fasi :
·
Identificazione dei dati e dei segnali necessari allo
sviluppo del sistema.
·
Raccolta di tutti i dati identificati al fine di
eseguirne l’ elaborazione.
·
Elaborazione dei dati
e sviluppo del software di interfaccia con l’ utenza
finale.
Identificazione dei
segnali
Nella prima
fase si procede all’ identificazione dei segnali, relativi ad ogni
macchina appartenente alla linea, necessari allo sviluppo della
supervisione. Per ogni macchina vengono catalogati i segnali di
ingresso (sensori, fotcellule, micro meccanici e magnetici, ecc.), i
segnali di uscita (motori, valvole, organi idraulici ecc.), segnali
analogici (trasduttori di posizione, trasduttori di pressione,
strumenti di misura, velocità, ecc.) e segnali di posizione (encoder
lineari, encoder rotativi, ecc.). Al termine di questa fase si
ottiene una lista completa dei segnali utili divisi per categoria e
per macchina, in modo da avere un primo quadro completo del lavoro
da sviluppare.
Raccolta dei segnali
Terminata la fase di identificazione,
il passo successivo consiste nella stesura dei collegamenti
necessari a portare i segnali stessi a disposizione del sistema di
supervisione. Per fare ciò è possibile operare in 2 modi :
1.
Collegare tutti i segnali ad un unico dispositivo, che a sua
volta viene collegato con il computer principale dove è installata
la supervisione. Si può eseguire il cablaggio di ogni singolo
segnale, oppure raccogliere i segnali vicino alla macchina
utilizzando unità remote collegate in rete con il dispositivo
principale. Nell’ ultimo caso si risparmia,in materiale e tempo,
qualora la linea risulti di notevoli
dimensioni.
2.
Collegare il computer con le macchine appartenenti alla linea
in modo da ottenere un accesso diretto ai dispositivi che governano
le macchine stesse. Questa possibilità non sempre è attuabile,
soprattutto quando i dispositivi da collegare (PLC, strumenti vari
di misura, ecc.) sono numerosi e di diverse case costruttrici.
Elaborazione
dei dati e sviluppo del software di supervisione
L’ ultima
fase comprende l’ elaborazione dei segnali acquisiti e lo sviluppo
dell’ interfaccia per l’ utenza finale. In un sistema di
supervisione si cerca di mettere a disposizione degli addetti ai
lavori gli strumenti necessari ad ottimizzare le operazioni di
controllo ed intervento richieste dalla linea di produzione.
Normalmente quello che può essere chiesto ad un sistema di
supervisione, e che dipende dai segnali acquisibili, si articola nei
seguenti punti:
·
Visualizzazione grafica di un layout di linea
comprendente tutte le macchine facenti parte della linea stessa.
Viene visualizzato lo stato di ogni macchina (allarme, marcia,
manutenzione, cambio formato) oltre a dare le informazioni
principali relative alla produzione.
·
Visualizzazione del layout di ogni singola macchina
con indicazione grafica delle parti in allarme (Es: colore rosso
lampeggiante) oltre ad una descrizione della anomalia intervenuta.
Visualizzazione dello stato degli organi presenti nella macchina
tramite l’ elaborazione dei segnali acquisiti (motori, valvole,
organi idraulici, ecc.). Visualizzazione sommaria delle informazioni
legate alla produzione della macchina (pezzi entrati, pezzi usciti, pezzi scarto, ore di
fermo, ore di produzione ecc.)
·
Visualizzazione di un elenco degli allarmi presenti,
divisi per categorie, e con indicazioni relative a data ed ora di
intervento e durata anomalia.
·
Visualizzazione di uno storico degli allarmi
intervenuti in modo da poter analizzare
approfonditamente le cause di fermo e intervenire per
diminuire o eliminare quelle più frequenti.
·
Avviso sulle principali operazioni di manutenzione da
effettuare sulla linea e programmazione delle stesse.
·
Visualizzazione ed impostazione dei parametri relativi
ad ogni macchina appartenente alla linea in modo da poter
intervenire attivamente durante il ciclo produttivo (velocità,
cambi formato, ricette, ecc.).
·
Visualizzazione di trend periodici per il monitoraggio
di grandezze legate al ciclo produttivo (temperature, pressioni,
assorbimenti, ecc.).
·
Visualizzazione di grafici legati all’ andamento del
ciclo produttivo.
·
Gestione di diversi livelli di accesso (operatore,
supervisore, manager) in modo da impedire che personale non
autorizzato possa accedere a determinate sezioni del sistema di
supervisione che potrebbero influire in modo determinante sulla
produzione (invio parametri di produzione, gestione ricette, ecc.).
·
Creazione di uno storico delle operazioni eseguite ai
fini di poter controllare in qualsiasi momento gli interventi
effettuati sull’ impianto
Di seguito presentiamo alcuni esempi che chiariscono le possibilità
fornite da un sistema di supervisione.
Estrazione silos e carico presse
In questo layout, preso dalla supervisione di un impianto ceramico,
viene visualizzata una delle linee di gestione per il carico delle
presse. E’ possibile vedere il percorso seguito dalla terra
tramite la visualizzazione dei nastri funzionanti, che si colorano
di colore rosso lampeggiante al momento dell’ intervento di un
allarme. E’ possibile selezionare la pressa di destinazione ed il
silos da cui prelevare il materiale. E’ visualizzato anche il
livello di riempimento di silos e presse.
Linea
colore pressa
Visualizzazione
del funzionamento di una linea colore in un impianto ceramico. Anche
in questo caso possiamo tenere sotto controllo il percorso seguito
dal materiale, verificare gli allarmi, e decidere la ricetta da
mandare in esecuzione.
Visualizzazione
di segnali analogici
Visualizzazione
di segnali analogici utilizzando strumenti grafici. Nell’ esempio
sopra riportato vengono visualizzate la velocità in rpm/min
e la frequenza di funzionamento in Hertz di un
generatore. E’ possibile avviare o fermare il generatore tramite
un pulsante.
Nell’ esempio sopra riportato troviamo la rappresentazione di uno
strumento atto a gestire la visualizzazione di valori di temperatura
o pressione e l’ impostazione del relativo setpoint. Possiamo
decidere se impostare lo strumento in funzionamento automatico o
manuale. La modifica dei setpoint può avvenire tramite tastiera,
oppure con il
trascinamento di cursori lungo una barra graduata.
Sopra
ancora un esempio per la visualizzazione di valori analogici.
Troviamo l’ esempio di un’ indicatore a lancette, un indicatore
raffigurante un termometro, un indicatore lineare ed infine un
grafico dell’ andamento continuo della temperatura.
Visualizzazione di segnali digitali
Visualizzazione della pianta relativa al piano di un albergo con la
visualizzazione dello stato di funzionamento dei punti luce e di
ventilazione. Oltre alla visualizzazione è possibile abilitare o
disabilitare il funzionamento degli stessi.
Grafici e trend
Sopra troviamo due tra i diversi modi disponibili per la creazione
di grafici, con la possibilità di mettere in relazione più
grandezze tra loro. E’
possibile effettuare una stampa dei grafici su documento cartaceo e
salvare gli stessi in formati compatibili con altri software (Es :
Excel).
Gestione ricette
Sopra
troviamo la gestione ricette relativa ad un impianto di macinazione
in ambito ceramico. Più precisamente possiamo visualizzare le
ricette esistenti, modificarle, eliminarle e crearne di nuove.
Storico
delle operazioni eseguite
Come anticipato è possibile creare un file storico contenente la
lista delle operazioni eseguite sull’ impianto. In questo modo si
può risalire con precisione ai dati in cui è stato eseguito un
intervento (data ed ora, tipo di intervento, operatore di turno,
ecc.)
Gestione allarmi
Tramite la
consultazione degli allarmi intervenuti è possibile stabilire le
anomalie che si presentano più frequentemente, pianificando così
gli interventi da eseguire sull’ impianto. Gli allarmi possono
essere suddivisi per categorie e tramite il colore del testo è
possibile discriminare lo stato dell’ anomalia in esame. Gli stati
possibili sono :
·
Allarme attivo e non ancora riconosciuto dall’
operatore
·
Allarme attivo, ma già riconosciuto dall’ operatore
·
Allarme non attivo, quindi anomalia già eliminata.
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